mmom_italia | [Originale] La maglietta da hockey (Reply)

Titolo: La maglietta da hockey
Fandom: Originale
Personaggi/Pairing: Chiron Helu, Patrick Warren
Rating: NSFW
Warning: Omosessualità, Masturbazione
Wordcount: 954
Prompt: Ancora vestito
Disclaimer: Chiron è un personaggio creato dalla

yuppu.

Chiron aveva deciso quella sera di indossare la propria maglia da hockey della nazionale canadese. Quando però nel ritrovarselo davanti Patrick era rimasto in silenzio, passando alternativamente lo sguardo dal suo viso alla sua maglia, Chiron aveva iniziato a chiedersi se ci fosse qualcosa che non andava.
Nella sua perplessità abbassò lo sguardo sulla maglietta per capire cosa ci fosse di sbagliato, abbastanza sicuro non potesse essere per la nazionalità: Patrick in fondo era per metà canadese.
Smise di porsi domande quando si ritrovò improvvisamente ottanta chili di ragazzo in braccio, intento a baciarlo con foga, le gambe allacciate strette attorno ai suoi fianchi e dai movimenti apparentemente intento a strusciarsi contro il suo ventre.
Gli strinse il sedere con entrambe le mani, facendolo mugolare felice nella propria bocca, e fece tutta la strada fino alla sua stanza da letto senza guardare, quasi rischiando di cappottarsi sul letto con Patrick ancora in braccio.

Il ragazzo non si separò dalle sue labbra nemmeno quando mollò la presa con le gambe per spingersi più indietro, seguito subito dal partner. Scalciate le scarpe da una parte Patrick si spostò dalla sua bocca solo per sfilarsi di fretta la maglietta, e Chiron fece per imitarlo, quando però Patrick lo fermò.
"No! Tienila..." Chiese, leccandosi le labbra e guardandolo negli occhi, e Chiron ebbe solo un secondo di pausa prima di annuire con foga e occuparsi solo di slacciarsi la cintura e aprire i pantaloni, guardando Patrick fare lo stesso con un gran sorriso.
Se al suo ragazzo apparentemente quella maglietta piaceva tanto chi era lui per togliersela?
Patrick strinse il bordo della sua maglia in un pugno, tirandoselo piano sopra mentre già tornava a cercare le sue labbra, la mano libera che scendeva tra loro per poter stringere tra le dita il proprio sesso e iniziare a masturbarsi con dei piccoli gemiti.
Chiron a quello spettacolo quasi uggiolò, infilandosi tra le sue gambe, odiando come il cavallo dei suoi pantaloni gli impedisse i movimenti, e provò ad aderirgli il più possibile con l'addome mentre prendeva a masturbarsi lui stesso.
Patrick non avrebbe nemmeno saputo come spiegare perché quella maglia lo facesse eccitare così tanto, ma aveva probabilmente a che vedere col fatto che crescendo con un padre canadese l'hockey finivi per avercelo un po' nel sangue, e un po' col periodo alle superiori in cui anche lui c'aveva giocato e il fatto che sì, Chiron con quella maglia era tremendamente sexy.
Ribaltò le posizioni con un gemito, cercando di sederglisi sul bacino, ma ritrovandosi impossibilitato dai pantaloni. Ogni idea di fermarsi e toglierli però finì fuori dalla finestra quando la mano libera del compagno scese a stringergli una natica. Desiderava poterle avere entrambe su di sé e così gli fece spostare la mano con cui si stava masturbando per poter prendere lui entrambi i sessi, strappando al compagno un gemito più alto quando riprese a masturbarli insieme lentamente, accelerando poi sempre più quando Chiron tornò a stringergli il sedere con entrambe le mani, spostando anzi le dita verso la sua apertura per massaggiarlo da fuori.
Quasi gridò a quello, guardando senza fiato il ragazzo. Avrebbe dato qualsiasi cosa perché lo prendesse in quel momento, e Chiron sembrava pensare la stessa identica cosa, ma con la consapevolezza che Chiron non voleva fare niente prima del matrimonio sapeva anche di avere ben poche speranze che quella fosse la volta buona. Tornò a baciarlo sulle labbra, continuando a masturbare entrambi, e decise di accontentarsi di qualsiasi cosa Chiron gli avesse voluto dare. Mugolò forte quando quello, completamente rosso in viso, provò a spingere lentamente un dito in lui, separandosi dalle sue labbra per lasciarlo respirare e osservando perso la sua espressione.
Chiron voleva farlo stare bene, voleva dargli qualcosa che desiderava anche se sapeva che era solo un palliativo, ma Patrick sembrava pensare che fosse più che abbastanza mentre muoveva il bacino tra la sua mano e la sua erezione, ansimando e aumentando sempre più la velocità con cui masturbava entrambi finché Chiron provò a sfiorarlo con un altro dito, intenzionato ad aggiungerlo al primo, e Patrick si riversò con un gemito alto, seguito presto dal compagno.
Gli si stese sopra senza fiato e Chiron rimase un momento ad occhi chiusi a cercare di recuperare il respiro prima di alzare la testa per baciargli la fronte, sfilando piano il dito.
"Mi piace la tua maglietta..." Mormorò dopo qualche momento Patrick, accarezzando piano l'indumento, e Chiron ridacchiò piano, dandogli un altro bacio.
"Sai, l'avevo intuito..."

Se Patrick aveva protestato nel vedere Chiron togliersi la maglia rimase però senza parole nel vedere che poi la tendeva a lui.
"Vuoi tenerla tu?"
"Posso?" Chiese quasi incredulo, aprendosi in un gran sorriso quando Chiron annuì.
Gli diede un bacio sulle labbra prima di sedersi e infilarsela, sospirando appena nel sentire quanto profumasse come il suo ragazzo.
Lo sguardo di Chiron però venne attirato in basso, nel notare come il corpo di Patrick reagiva entusiasticamente al poter indossare quella maglia, e passò uno sguardo sorpreso e in parte un pochino compiaciuto ed eccitato dal sesso del suo compagno al suo viso, scoprendolo a guardarlo di sottecchi, il viso rosso nascosto fino al naso nel colletto della maglia.
"Io..."
"Non ti devi certo vergognare, tesoro." Gli sorrise Chiron, dandogli un bacio sulla fronte e capendo dalle pieghe formatesi attorno agli occhi come stesse rispondendo al suo sorriso. Deglutì però nel vedere come la mano di Patrick si spostava in basso, sul sesso nuovamente gonfio, e riprendeva a masturbarsi, dapprima con calma e poi via via più veloce. Si leccò le labbra, guardandolo tendere i muscoli e chiudere gli occhi, e decise che se quelle erano le reazioni quando la indossava poteva anche valere la pena di regalargliela.