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mmom_italia2015-05-01 10:22 am
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[Kuroshitsuji] Not cute, but needed
Titolo: Not cute, but needed
Fandom: Kuroshitsuji (Black Butler)
Personaggi/Pairing: Elizabeth Midford (Ciel/Elizabeth)
Rating: NSFW
Warning: Self love con un animale di pezza; Underage
Wordcount: 160
Prompt: #1: Elizabeth Midford
Disclaimer: Tutto della Toboso, promesso.
Elizabeth sapeva che non era carino, che una lady non doveva comportarsi in quel modo, ma certe notti – quando era da sola, nella sua stanza, e niente riusciva a farle prendere sonno – semplicemente il suo corpo si infiammava e la fantasia volava via verso mete ignote che nemmeno la sua mente riusciva ad afferrare appieno.
Era ingenua del mondo degli uomini, ma quando stringeva sotto le coperte il grosso coniglio di pezza così simile a Ciel le sembrava di avere il suo amore accanto, di sentire il suo respiro – caldo, confortante, che sembrava sussurrarle chissà quali confidenze – e l’istinto la portava a spingerlo tra le gambe magre, sotto il vestito da notte, dove sembrava che potesse darle più sollievo da quel tumulto che la scuoteva fin nel più profondo del suo essere, ben oltre la pelle, le ossa, o perfino l’anima.
Non era carino, ma lì, dove nessuno poteva vederla o giudicarla, Elizabeth ne aveva bisogno
Fandom: Kuroshitsuji (Black Butler)
Personaggi/Pairing: Elizabeth Midford (Ciel/Elizabeth)
Rating: NSFW
Warning: Self love con un animale di pezza; Underage
Wordcount: 160
Prompt: #1: Elizabeth Midford
Disclaimer: Tutto della Toboso, promesso.
Elizabeth sapeva che non era carino, che una lady non doveva comportarsi in quel modo, ma certe notti – quando era da sola, nella sua stanza, e niente riusciva a farle prendere sonno – semplicemente il suo corpo si infiammava e la fantasia volava via verso mete ignote che nemmeno la sua mente riusciva ad afferrare appieno.
Era ingenua del mondo degli uomini, ma quando stringeva sotto le coperte il grosso coniglio di pezza così simile a Ciel le sembrava di avere il suo amore accanto, di sentire il suo respiro – caldo, confortante, che sembrava sussurrarle chissà quali confidenze – e l’istinto la portava a spingerlo tra le gambe magre, sotto il vestito da notte, dove sembrava che potesse darle più sollievo da quel tumulto che la scuoteva fin nel più profondo del suo essere, ben oltre la pelle, le ossa, o perfino l’anima.
Non era carino, ma lì, dove nessuno poteva vederla o giudicarla, Elizabeth ne aveva bisogno