http://yuppu.livejournal.com/ ([identity profile] yuppu.livejournal.com) wrote in [community profile] mmom_italia2013-05-31 11:42 pm

[RPF RealTime] Up in the air

Titolo: Up in the air
Fandom: RPF Real Time
Personaggi/Pairing: Renato Ardovino, Angelo Ardovino
Rating: SAFE
Warning: Incest, slash, masturbazione (no, really?)
Wordcount: 487
Prompt: #1 Non convenzionale
Disclaimer: Renato e Angelo non sono miei, non li possiedo, non ci guadagno niente e non oserei mai e poi mai asserire che nulla di tutto ciò possa accadere realmente

Renato sistemò anche la valigia di Angelo nella cappelliera e finalmente si sedette al suo fianco, notando con una certa soddisfazione che l'aereo era mezzo vuoto e il resto dei passeggeri era sparpagliato per la cabina senza che nessuno fosse davvero vicino a loro.
"Ci pensi che stiamo tre giorni a Praga, solo io e te?" Mormorò, sfiorando un ginocchio al nipote.
Con un sorriso, Angelo gli prese la mano.
"Non vedevo l'ora di poter venire da solo con te..."
Renato diede un rapido sguardo per assicurarsi che non li stesse guardando nessuno e si sporse a baciarlo, in un gesto che gli veniva così naturale ma aveva sempre dovuto nascondere.
Si staccarono solo per allacciare le cinture e fingere di ascoltare le norme di sicurezza, con Angelo che continuava a passare le dita sul palmo di Renato, quasi a volersi assicurare che ci fosse e restasse con lui. Non amava troppo volare, preferiva di gran lunga viaggiare su mezzi che restassero a terra, ma dato che era il mezzo che dava loro più tempo utile lontano dall'Italia, dagli studi e dalla pasticceria, non aveva fatto pressioni per cambiarlo.
Renato lo sapeva ed aveva intenzione di ricompensare la sua pazienza prima ancora di arrivare.
Appena le hostess cominciarono a muoversi per l'aereo, chiese due coperte, sollevando la curiosità di Angelo, che non aveva freddo nè sonno.
"Vuoi dormire?" Chiese, leggermente teso, perché quello che lo teneva tranquillo mentre erano in aria era sapere che Renato era sveglio e presente per lui.
"Tu non ti preoccupare..." Sorrise l'uomo, accarezzandogli un ginocchio mentre aspettava che la ragazza tornasse con le coperte per loro.
Coprì entrambi, facendo attenzione a sovrapporre le coperte nel breve spazio tra loro per coprire i movimenti, senza che Angelo avesse ancora ben inteso che intenzioni avesse, salvo poi sgranare gli occhi e trattenere il fiato quando Renato portò una mano al cavallo dei suoi pantaloni da sotto la coperta.
Con un sospiro, Angelo appoggiò la fronte contro la spalla dell'altro, trattenendosi a fatica dal produrre suoni che tradissero cosa lo zio stesse facendo, con gesti lenti e misurati che riuscivano a fargli effetto come nient'altro.
Renato cercava di guardare altrove, come se in effetti il ragazzo dormisse, ma era dura non cercare riscontro della sua stimolazione sul suo viso, non soffermarsi a guardare le labbra semi aperte che Angelo leccava e mordeva nel tentativo di soffocare gli ansiti.
Un mugolio ed Angelo gli strinse il braccio sotto la coperta, il respiro spezzato. Renato prese un respiro profondo e si forzò a non baciarlo, pur con una certa difficoltà.
Si fermò a baciargli la testa solo quando sentì Angelo rilassarsi di nuovo ed un leggero sentore di umidità sotto il palmo.
"Zio, però così non vale, io adesso come faccio?" Ridacchiò piano Angelo, senza accennare a volersi staccare dal suo braccio.
"Mi sa che ti tocca sopportare finchè siamo in hotel..."
Angelo lo guardò per un attimo e gli baciò un angolo della bocca. "E allora però aspetti pure tu e impari..."