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[Original] You're late
Fandom: Originale
Personaggi/Pairing: Christopher, Jürgen
Rating: NC-17
Wordcount: 510
Warning: (not so)passive-aggressive bottom, remissive top, masturbazione (8D)
Disclaimer: I personaggi sono miei e sono adulti e vaccinati, se fanno roba sono affari loro, usateli senza chiedermelo prima e vi verrò a trovare con una sparachiodi.
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Jürgen torna a casa senza fare rumore, come suo solito, e si stupisce di sentire il respiro affannato di Christopher.
Posa la borsa nell'ingresso e si avventura verso la camera, incerto.
Se Chris ha di nuovo cominciato senza di lui, stavolta saranno guai. Già l'ultima volta gli ha lasciato segni che sono rimasti per una settimana.
Sembrava che fosse stato a letto con una belva feroce.
Beh, a letto Christopher è una belva feroce. E con un mucchio di pretese, anche.
Con questa consapevolezza ed un discreto timore di ciò che l'inglese potrebbe fare di lui quando lo vedrà, il tedesco marcia verso la camera da letto come un condannato a morte lungo il miglio verde.
Uomo morto in marcia.
Sulla porta della stanza, infatti, vede già Chris sul letto, da solo.
E ha anche già cominciato, da solo.
"You're late." Gli ringhia contro, mentre continua a menarselo.
Jürgen tace un momento mentre lo guarda, perché Christopher nudo che si masturba sul loro letto resta una visione di tutto rispetto.
E poi, quando gli si rivolge così, il tedesco perde il lume della ragione.
Borbotta qualcosa, indicandosi alle spalle con aria poco convinta.
"Vieni qui." Ringhia ancora l'inglese, con un'aggressività che ormai, il tedesco lo sa bene, prelude ad una scopata da farlo morire di crepacuore a metà.
Mentre si avvicina, si sfila la camicia, ma Chris non sembra dell'avviso di lasciarlo spogliare.
"NON toglierti i vestiti." Ordina, a denti stretti. "Vieni qui e guardami. Don't you dare touch yourself." Soffia, mentre allarga le cosce per continuare a masturbarsi più agevolmente.
È fatto così, quando è eccitato impartisce ordini e passa dall'italiano all'inglese senza ragione apparente, come se accomodasse la lingua in base a come vuole che suoni la frase.
"Don't move." Aggiunge, mentre la mano libera che giaceva sullo stomaco scende, giù per l'addome, lungo la coscia sinistra e poi bruscamente risale al perineo e raggiunge finalmente quel pertugio, il buco nero che si mangia la sua aria composta ed educata ogni volta che si abbandona alla voglia.
Si lascia sfuggire un mormorio roco, mentre si tocca, e chiude gli occhi.
Jürgen non osa dire una parola né muovere un muscolo, ma sa di non poter resistere a lungo a fare la bella statuina davanti ad una visione simile.
Tiene duro - curioso, come il modo di dire si adatti alla scomoda situazione nei suoi pantaloni - per quasi dieci minuti.
Dieci minuti ad osservare il corpo del collega ed amante che si tende e si inarca, dieci minuti a desiderare di essere ed asciugare ogni singola goccia di sudore che passa sulla sua pelle, dieci minuti ad osservare quelle dita lunghe e callose da chitarrista che lo preparano e lo allargano.
Dieci minuti in cui tutta la sua sopportazione ha preso per mano la sua pazienza e l'ha convinta a buttarsi insieme giù da un dirupo.
"Chris…" Mormora il tedesco, attirandosi un'occhiata feroce dall'altro.
"Now what?" Ringhia.
"… non ce la faccio."
Cinque secondi di gelo e Christopher tira sul letto il compagno.
Sì, a letto diventa una specie di dominatrix, ma questo non toglie che ami Jürgen da morire e che più di tanto non gli riesca di tirare la corda con lui.